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SICILIA; DOCENTE SOSPESA: LO CURTO (UDC), GIU’ LE MANI DALLA SCUOLA E DALLA LIBERTA’ DI INSEGNAMENTO, PROFESSORESSA DELL’ARIA SI E’ MOSSA RISPETTANDO COSTITUZIONE ED ETICA PROFESSIONALE

21 Maggio 2019

Dei gruppi parlamentari

Il capogruppo Udc alla regione: ci si indigni per Ministro che si affaccia da balcone scimmiottando Mussolini con gesti da apologia fascista

 

PALERMO – “Giù le mani dalla scuola e dalla libertà di insegnamento, giù le mani dalla libertà di pensare, giù le mani dalla libertà di esprimersi, giù le mani dalla necessità di far crescere nella libertà e nei diritti i nostri giovani”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana, commentando l’indecente provvedimento che colpisce la professoressa Rosa Maria Dell’Aria che – riprende Lo Curto - “nell’esercizio virtuoso delle sua nobile professione ha consentito che i ragazzi della sua classe potessero esprimere ciò che pensano in libertà.  Ricordo a tutti – aggiunge il capogruppo Udc - che la nostra costituzione all’articolo

21 sancisce la libera espressione del pensiero e all’articolo 33 anche il libero insegnamento delle scienze e delle arti. Questi principi – prosegue - sono ancora una garanzia che nessuno può eliminare. Mi indigna profondamente, al contrario, che un Ministro della Repubblica Italiana, avendo giurato fedeltà alla Costituzione, si permetta di scimmiottare Mussolini da un balcone dal quale si è affacciato davanti alla folla acclamante dando un messaggio di inequivocabile apologia del fascismo. Questo sì che è vietato dalla Costituzione, questo sì che va censurato senza alcun dubbio. Lo dico e lo penso da deputato e da dirigente scolastico, da docente della scuola italiana che a vent’anni ha giurato fedeltà allo Stato ed alla Costituzione. Cara professoressa Dell’Aria – conclude Eleonora Lo Curto - sia fiera di se stessa, la scuola italiana e siciliana le sono grate perché nel suo agire legittimo ha difeso le prerogative e le specificità che attengono all’etica professionale ed alla professione etica del nostro lavoro”.