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La chiesa e l'oratorio dei Santi Elena e Costantino

Chiesa e l'oratorio dei Santi Elena e Costantino

La Chiesa, costruita nel 1587 al posto di una più antica chiesetta abbattuta per l'ampliamento del Piano del Palazzo, era dedicata alla Madonna del Monserrato. L'omonima Confraternita cui apparteneva fu in seguito trasformata in Compagnia e vi rimase fino al 1832. La Chiesa fu in seguito assegnata alla Compagnia della Carità che vi rimase fino al 1944, ma già nel 1700 le fabbriche avevano subito notevoli trasformazioni con l'aggiunta dell'Oratorio del primo piano, famoso per il suo pavimento di maioliche che rappresentano nel riquadro centrale la Battaglia di Costantino (recentemente attribuita alla bottega dei Sarzana, 1760).

All'Oratorio si accede ancora oggi dallo scalone presso il cortile. Dopo il restauro, tutti gli ambienti del primo piano e in particolare il vano oratoriale hanno riacquistato l'antica distribuzione spaziale e ornamentale. Gli affreschi della volta, che rappresentano la Visione della Croce, sono stati riconosciuti come opera di Filippo Tancredi, mentre quelli delle pareti laterali sono documentati come opera di Guglielmo Borremans e rappresentano il Battesimo di Costantino, la Rivelazione della Croce, la Battaglia di Ponte Milvio e il Sogno di Costantino.

Nella parte inferiore della controfacciata è dipinta l'Ultima cena, mentre negli spazi tra le finestre si riconoscono episodi legati alla Storia della vera Croce. Nella Chiesa sottostante restano i monocromi che rappresentano statue allegoriche entro nicchie e altri ornati, mentre altri affreschi strappati e sinopie sono stati collocati nelle pareti dell'androne che precede il cortile, dove rimangono residui cromatici dell'antica decorazione con paesaggi. Un'antica immagine della Vergine col Bambino affrescata nella nicchia sopra l'altare maggiore, la balconata della cantorìa e altri arredi lignei si sono conservati musealmente tra i modernissimi arredi che connotano l'aula della Chiesa, oggi adibita a sala di consultazione e di lettura, dopo che tutto il complesso, restaurato, ha mutato la sua funzione d'uso divenendo sede dell'Archivio storico parlamentare e del Centro di informazione e documentazione istituzionale dell'ARS.

I documenti dell'Archivio storico sono custoditi e consultabili nell'ambiente al pian terreno e conservati all'interno di moderne strutture di innovativa concezione realizzate dall'architetto milanese Italo Rota.