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Tutto sull'ARS

Su che cosa discute e delibera l'Assemblea Regionale siciliana?

L'Assemblea può discutere e deliberare sugli argomenti iscritti all'ordine del giorno dell'Aula.

I disegni di legge possono essere iscritti all'ordine del giorno man mano che vengono licenziati dalle competenti commissioni.

Ma è la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari a decidere l'ordine del giorno dei lavori d'Aula e quindi a scegliere quali disegni di legge debbano essere discussi in Assemblea.

La convocazione dell'Assemblea viene fatta dal suo Presidente.

Com'è organizzata l'attività dell'Assemblea Regionale siciliana?

I lavori dell'Assemblea sono organizzati in sessioni parlamentari.

L'anno solare è suddiviso in sei bimestri.

Per ognuno di essi viene tenuta una sessione ordinaria.

Per ciascuna sessione viene predisposto un programma della durata di tutta la sessione e dei calendari riguardanti i lavori di quattro settimane.

Ai fini della predisposizione del programma, il Presidente dell'Assemblea, almeno una settimana prima dell'inizio della sessione e dopo le opportune intese con il Governo, convoca la Conferenza dei Presidenti dei gruppi parlamentari.

Il programma, approvato dalla Conferenza, è stampato e distribuito, e diviene impegnativo con la comunicazione all'Assemblea, da farsi nella seduta successiva alla riunione della Conferenza.

Se all'atto della comunicazione un deputato vi si oppone, l'Assemblea decide per alzata e seduta.

Come si svolge una seduta?

I lavori d'Aula cominciano di regola con la lettura del verbale della seduta precedente, cioè con il resoconto di quanto si è detto e deliberato.

Il Presidente comunica all'Assemblea i messaggi e le lettere pervenute, le risposte del Governo alle interrogazioni con risposta scritta e l'invio dei disegni di legge alle Commissioni legislative permanenti.

Nessun deputato può astenersi dall'intervenire alle sedute.

Nelle sedute dell'Assemblea il numero legale è presunto.

Si procede all'accertamento qualora sia chiesto da cinque deputati o dal Governo, e l'Assemblea debba procedere a votazione per alzata e seduta o per divisione.

Se l'Assemblea non è in numero legale, il Presidente può rinviare la seduta ad altra ora dello stesso giorno.

Nessun deputato può parlare senza aver chiesto e ottenuto la parola dal Presidente.

Se un deputato turba l'ordine o pronunzia parole sconvenienti, il Presidente lo richiama.

Non sono ammesse proteste sulle deliberazioni dell'Assemblea.

 

Come viene eletto il Presidente dell'Assemblea Regionale siciliana?

L'elezione del Presidente dell'Assemblea avviene nella prima seduta del Parlamento regionale.

I deputati lo eleggono a scrutinio segreto.

Successivamente procedono all'elezione dei componenti del Consiglio di Presidenza.

Tuttavia, prima di compiere qualunque atto e di insediarsi, i deputati devono giurare di essere fedeli allo Stato e di rispettarne le leggi.

Quali compiti ha il Presidente dell'Assemblea Regionale siciliana?

Il Presidente rappresenta l'intera Assemblea, la convoca, la dirige, mantiene l'ordine, impone il rispetto delle regole, provvede al buon andamento dei lavori, concede e toglie la parola, proclama il risultato delle votazioni che si svolgono nel corso della seduta.

Che cosa è una deliberazione?

La deliberazione è un atto formale, una decisione che l'Assemblea assume dopo averla discussa e votata a maggioranza dei presenti.

Quando, per esempio, approva un disegno di legge, l'Assemblea delibera.

I deputati possono parlare quanto vogliono?

I deputati che intendano intervenire in una discussione devono farne richiesta al Presidente.

Gli oratori parlano dalla tribuna o dal banco, in piedi e rivolti al Presidente.

La durata degli interventi in una discussione su un disegno di legge non può eccedere i venti minuti per la discussione generale e i dieci minuti per ciascun articolo ed emendamento.

Per gli interventi da effettuare in sede di dichiarazione di voto, Il termine è di cinque minuti.

Il Presidente invita gli oratori ad attenersi all'argomento trattato, qualora essi se ne allontanino.

Se l'oratore non ottempera all'invito del Presidente, questi, dopo un secondo invito, gli toglie la parola su quell'argomento per il resto della seduta.

I deputati iscritti a parlare in una discussione possono leggere il loro discorso.

Nessun discorso può essere interrotto e rimandato, per la sua continuazione, ad altra seduta.

Come votano i deputati regionali in Assemblea?

Il voto viene espresso a scrutinio palese o a scrutinio segreto.

Nel primo caso si può procedere per appello nominale, per alzata e seduta o per divisione (favorevoli da una parte, contrari dall'altra); nel secondo caso il voto avviene mediante procedimento elettronico o tramite scheda.

Per consentire il voto elettronico ogni deputato è munito di una carta magnetica.

Quanti voti occorrono perché l'Assemblea possa deliberare?

Secondo una norma generale, l'Assemblea può riunirsi e deliberare quando è presente la maggioranza dei deputati eletti.

In realtà, grazie alla cosiddetta "maggioranza presunta", l'Assemblea discute e vota anche quando non raggiunge la maggioranza dei presenti.

Si tratta di una finzione assai utile per garantire alle Assemblee parlamentari, e non solo quindi all'Assemblea regionale siciliana, la continuità dell'attività parlamentare.

La maggioranza, dunque, è sempre presunta cioè è come se ci fosse, a meno che non venga richiesta la verifica del numero dei presenti, il cosiddetto numero legale (metà più uno dei deputati eletti).

La verifica deve essere però richiesta da almeno cinque deputati.

Come si fa per sapere ciò che avviene in Assemblea?

Le sedute dell'Assemblea sono pubbliche.

Tuttavia l'Assemblea può deliberare di adunarsi in seduta segreta, su richiesta scritta di almeno dieci deputati.

Durante la seduta le persone ammesse nelle tribune devono stare a capo scoperto e in silenzio, astenendosi nel modo più assoluto da ogni segno di approvazione o disapprovazione.

Ogni seduta pubblica viene raccontata con un documento chiamato verbale, che sarà letto e approvato nella seduta successiva.

Il resoconto sommario, cioè ancora in bozza, può essere letto sul sito Internet dell'Assemblea regionale (www.ars.sicilia.it).

Una emittente televisiva, infine, trasmette in diretta ogni seduta.

Chi elegge il Presidente della Regione e il Governo?

Il Governo non è più eletto dall'Assemblea.

Questo avveniva alcuni anni fa.

Dal 2001 gli elettori siciliani scelgono direttamente il Presidente della Regione oltre che i deputati regionali.

Il Presidente della Regione eletto ha la facoltà di formare il Governo e di nominare gli assessori, che possono essere deputati regionali o semplici cittadini.

Può sceglierli autonomamente, ma di fatto tiene conto delle indicazioni dei partiti che hanno contribuito alla sua elezione e che compongono la maggioranza.

Non basta, infatti, che il Governo sia formato perché possa svolgere il suo programma di attività.

Ha bisogno di una maggioranza in Assemblea, in modo che le sue proposte siano esaminate favorevolmente e approvate.

Che cosa sono la crisi di Governo e il rimpasto?

La crisi di Governo si verifica quando l'esecutivo non ha più una maggioranza che lo sostiene.

Il "rimpasto" è una espressione giornalistica che indica la decisione del Presidente di modificare la composizione del Governo, sostituendo alcuni assessori.

Il rimpasto viene deciso dal Presidente, solitamente quando la sua maggioranza ne ravvisa la necessità o quando uno o più membri del Governo hanno commesso qualche errore.

Talvolta il rimpasto evita la crisi di Governo.

Quali strumenti possiede l'Assemblea per controllare e indirizzare l'attività del Governo?

I deputati svolgono una attività ispettiva e di indirizzo politico.

Lo strumento più severo di cui dispongono è la mozione, detta "di fiducia" o di "sfiducia" a seconda di ciò che si vuole ottenere.

Quando il Governo vuole verificare la compattezza della maggioranza che lo sostiene, pone la questione di fiducia; quando, invece, l'opposizione vuole costringere il Governo alle dimissioni, presenta la mozione di sfiducia.

Quando l'opposizione ritiene che il Governo non abbia più una maggioranza, a causa delle opinioni discordanti manifestate dai deputati che ne fanno parte, usa la mozione di sfiducia.

Nel caso in cui la mozione di sfiducia sia accolta, il Presidente della Regione è costretto a dimettersi.

Le sue dimissioni, però, hanno conseguenze gravi: provocheranno lo scioglimento del Parlamento e, quindi, la fine anticipata della legislatura.

Per queste ragioni sia il Governo, che può porre la fiducia, sia l'opposizione, che può presentare la mozione di sfiducia, fanno un uso assai cauto di tale strumento.

L'Assemblea, dunque, può provocare la crisi di Governo ma, così facendo, decide di rinnovare ilParlamento e di andare a nuove elezioni.

Che cos'è l'ostruzionismo?

L'ostruzionismo è l'arma che le opposizioni parlamentari usano per contrastare le proposte del Governo e della maggioranza.

Consiste nell'uso strumentale delle regole dell'Assemblea, al fine di ostacolare l'approvazione di un atto, una deliberazione, una nomina.

L'ostruzionismo viene adottato in circostanze eccezionali, quando il motivo della contesa è particolarmente importante.

Gli strumenti tradizionali dell'ostruzionismo sono le proposte di modifica degli atti presentati dal Governo e la richiesta di intervenire nella discussione.

Ogni proposta di modifica, cioè ogni emendamento, viene infatti discusso e votato in Assemblea.

Più se ne presentano, più lunga è la discussione, perché ogni deputato ha il diritto di intervenire sulle proposte di modifica.

Lo scopo dell'ostruzionismo è quello di ritardare e impedire l'approvazione della legge.

Talvolta questa tattica ha successo e costringe la maggioranza e il Governo a scendere a patti con l'opposizione, talvolta invece l'obiettivo non viene raggiunto perché la maggioranza è solida e il Governo pone la fiducia e, così facendo, annulla tutti gli emendamenti presentati dall'opposizione.

Ponendo la fiducia, però, il Governo verifica la sua maggioranza.

Se i voti che ottiene confermano la maggioranza, il Governo batte l'ostruzionismo, se non li ottiene è costretto a dimettersi.

Se il Presidente della Regione rassegna le dimissioni, l'Assemblea si scioglie e si torna a votare per eleggere il nuovo Parlamento e il nuovo Presidente della Regione.

Sono molti, tuttavia, a ritenere non più proponibile la mozione di fiducia da parte del Governo, perché il Presidente della Regione viene eletto direttamente dal popolo e di conseguenza l'Assemblea non può decidere sulla durata del suo mandato.

Come si svolge l'attività dei deputati regionali?

I deputati espletano la loro attività parlamentare in Aula e nelle Commissioni.

Svolgono attività legislativa, ispettiva e di indirizzo politico.

Nell'ambito delle attività legislative, preparano e presentano disegni di legge o li esaminano, li approvano oppure li respingono.

Quando svolgono attività ispettiva, controllano gli atti e i comportamenti del Governo, presentando interrogazioni e interpellanze.

Quando, infine, svolgono attività di indirizzo politico, presentano mozioni e ordini del giorno che impegnano il Governo a seguire determinate indicazioni, o esprimono un giudizio sulla sua attività.

In che modo i deputati regionali Svolgono l'attività di indirizzo politico?

Per suggerire una scelta al Governo e impegnarlo a realizzare gli atti conseguenti, i deputati regionali dispongono di due strumenti: la mozione e l'ordine del giorno.

La mozione ha l'obiettivo di promuovere una deliberazione da parte dell'Assemblea, viene discussa in una apposita seduta d'Aula e può essere modificata attraverso la presentazione di emendamenti.

L'ordine del giorno può essere presentato da uno solo o più deputati prima dell'inizio della discussione generale di un disegno di legge.

Esso ha per oggetto la materia su cui l'Assemblea sta discutendo.

In che cosa consiste l'attività ispettiva dei deputati regionali?

L'attività ispettiva è un'azione di controllo e vigilanza sugli atti del Governo e viene svolta attraverso le interrogazioni e le interpellanze.

L'interrogazione consiste nella semplice domanda fatta al Governo per sapere se un fatto sia vero, se qualche informazione sia giunta al Governo e se sia esatta, se il Governo intenda portare a conoscenza dell'Assemblea determinati documenti o abbia preso o intenda prendere qualche risoluzione su argomenti determinati, oppure per sollecitare informazioni o spiegazioni sull'attività della pubblica amministrazione.

L'interpellanza consiste nella domanda fatta al Governo circa i motivi o gli intendimenti della sua condotta.

Ottenute dal Governo le risposte richieste, per iscritto o durante una seduta, il deputato che ha assunto l'iniziativa può replicare e dichiararsi soddisfatto o insoddisfatto.

Quando il deputato si dichiara insoddisfatto della risposta data alla interpellanza, può decidere di trasformare l'interpellanza stessa in mozione.

I deputati regionali lavorano anche nelle Commissioni. In che modo?

Le Commissioni legislative esaminano i disegni di legge d'iniziativa parlamentare o governativa, che vengono trasmessi dal Presidente dell'Assemblea a seconda della materia che trattano.

Concluso l'esame, la Commissione dà il proprio parere sul disegno di legge, che può essere discusso in Aula.

Le sedute delle Commissioni non possono svolgersi contemporaneamente alle sedute dell'Assemblea e, di norma, non sono pubbliche.

I gruppi parlamentari che non siano rappresentati in seno a una Commissione legislativa possono far partecipare ai lavori, con voto consultivo, un deputato appartenente al proprio gruppo.

Quando il parere è negativo, la discussione in Aula inizia con la proposta, da parte della Commissione, di non procedere all'esame degli articoli del disegno di legge.

Quando il parere è positivo, la discussione in Aula ha inizio con l'illustrazione del testo da parte del relatore designato dal Presidente della Commissione consultata.

Se l'iniziativa legislativa comporta nuove o maggiori spese o diminuzione delle entrate, la Commissione competente chiamata anche ?di merito? ha l'obbligo di chiedere il parere della Commissione Bilancio.

Le Commissioni speciali e le altre - Regolamento, Verifica poteri, eccetera - esaminano le questioni attinenti alle competenze loro attribuite.

Le Commissioni possono avvalersi del contributo di esperti per formulare i propri pareri?

Le Commissioni possono richiedere informazioni, notizie e documenti ai competenti assessori e ai deputati che propongono il disegno di legge.

Esse possono altresì avvalersi del contributo di esperti della materia e ascoltare i rappresentanti delle categorie professionali interessate.

La partecipazione dei rappresentanti delle categorie professionali alla elaborazione della legge è obbligatoria quando la materia del disegno di legge riguarda questioni economiche e sindacali.

Solo i membri della Commissione, cioè i deputati, hanno diritto al voto.

Il deputato proponente il disegno di legge ha il diritto di intervenire alle sedute della Commissione, con voto consultivo, per illustrare il disegno di legge in discussione.

Nel caso in cui il disegno di legge sia proposto da più deputati, il diritto di intervento compete al primo dei firmatari.

Come vengono istituite Le Commissioni parlamentari?

La nomina delle Commissioni legislative permanenti spetta all'Assemblea, che può anche decidere la nomina di Commissioni speciali per l'esame di determinati disegni di legge e di Commissioni d'indagine e di studio su materie e argomenti specifici.

La nomina dei membri delle Commissioni speciali spetta al Presidente dell'Assemblea, che però tiene conto delle designazioni fatte dai gruppi parlamentari e della necessità che i gruppi siano tutti rappresentati.

Le Commissioni speciali durano per il tempo necessario all'espletamento dell'attività loro affidata dall'Assemblea.

Le Commissioni legislative, in numero di sei, sono permanenti, i loro membri restano in carica due anni e possono essere riconfermati.

Le Commissioni legislative sono divise per materia (Affari istituzionali, Bilancio e Programmazione, Attività produttive, Ambiente e Territorio, Cultura Formazione e Lavoro, Servizi sociali e sanitari) ed eleggono al loro interno un Presidente, due Vice Presidenti e un Segretario.

All'inizio di ogni legislatura, e per l'intera durata di essa, sono istituite anche la Commissione per il regolamento, la Commissione per la verifica dei poteri, la Commissione per la vigilanza sulla biblioteca e la Commissione per l'esame delle questioni concernenti l'attività dell'Unione europea.

All'inizio della legislatura, per consuetudine, l'Assemblea istituisce la Commissione parlamentare d'inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia in Sicilia.

I deputati regionali svolgono La loro attività individualmente?

I deputati regionali svolgono la propria attività parlamentare sia individualmente sia nell'ambito del gruppo parlamentare a cui appartengono.

Ma il loro mandato è libero, non può essere vincolato nemmeno alla disciplina del gruppo o del partito di cui il gruppo è generalmente espressione.

I deputati, infatti, rispondono del loro operato solo al popolo.

L'adesione a un gruppo parlamentare e al suo programma è una scelta politica.

I deputati regionali hanno il dovere di curare gli interessi generali e non quelli dell'elettorato che li ha votati o del territorio nel quale hanno presentato la loro candidatura.

Essi rappresentano, in definitiva, anche coloro che non li hanno votati.