Donazione Giuffrida
Archivio Romualdo Giuffrida
Romualdo Giuffrida (1919 - 2008) storico e docente universitario, Soprintendente onorario all'Archivio Centrale dello Stato, è stato tra i massimi studiosi della Sicilia dell'Ottocento.
Entra nei ruoli degli Archivi di Stato nel 1949 presso la sede di Padova.
Dopo due anni viene trasferito a Palermo e contemporaneamente avvia la sua attività scientifica pubblicando svariati saggi.
Nel 1959 viene nominato Direttore dell’Archivio di Stato di Trapani mantenendo l’incarico fino al 1967 curando in particolare la ricostituzione della struttura documentaria di quell’archivio.
Con l’anno accademico 1973-74 Romualdo Giuffrida assume l’incarico per l’insegnamento di Storia moderna alla Facoltà di Magistero di Palermo per poi passare due anni dopo alla Facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Palermo dove rimarrà fino al suo pensionamento nel 1989 come docente di Storia economica.
Negli anni ottanta del secolo scorso diviene Presidente dell’Accademia di Scienze, Lettere e Arti dell’Università di Palermo.
Dal 1977 al 1988 fa anche parte del Consiglio Nazionale dei Beni culturali e ambientali e del Comitato di settore per i beni archivistici.
Grazie alla sua intensa attività in questo settore si rende meritevole, nel 1985, dell’alto riconoscimento della medaglia come benemerito della cultura e dell’arte.
I fascicoli di ricerca accumulati da Romualdo Giuffrida nel suo percorso di studioso costituiscono il tradizionale archivio di uno studioso che non aveva a disposizione gli attuali strumenti di consultazione internet e di conservazione.
Nei fascicoli si accumulavano trascrizioni manoscritte, fotocopie stampe fotografiche, articoli stampati, anche originali.
Materiale che veniva ad essere utilizzato in tutto o in parte per la stesura delle pubblicazioni, oppure custodite nelle carpette in attesa di tempi migliori o del completamento delle linee di ricerca.
Quindi nelle carpette di Romualdo sono conservati i suoi percorsi di ricerca dal Risorgimento, all' età moderna, al Banco di Sicilia, alla Massoneria, ai Florio, alla Favorita, alla Palazzina Cinese, alle ville dei Colli o a villa Malfitano.
Nel dettaglio, il fondo è composto da 148 cartelle dei fascicoli di ricerca e da un “Archivio Massonici con tesi di laurea”.
La digitalizzazione è stata effettuata nel formato standard PDF (uno standard internazionale) in modo da consentirne la riproduzione su qualsiasi sistema informatico.
L’Archivio è stato donato dai figli Antonino e Clementina in data 17/05/2023, a seguito di uno scambio epistolare tra gli eredi e la Presidenza dell’Assemblea regionale siciliana.
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