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Le vetrine delle parlamentari

il 25 novembre 2015 presso la Sala degli Armigeri di Palazzo Reale è stata presentata l’iniziativa “Le vetrine delle parlamentari”.

Evento

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In occasione della giornata mondiale per la lotta contro la violenza sulle donne, alla presenza del Presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone e della Presidente della Commissione di vigilanza per la Biblioteca, Marika Cirone Di Marco, promotrice dell’evento, presso la Sala degli Armigeri di Palazzo Reale è stata presentata l’iniziativa “Le vetrine delle parlamentari”.

Iniziativa volta a raccogliere le testimonianze dell’attività legislativa e istituzionale delle donne che, dal 1947 ad oggi, sono state elette deputato regionale sedendo sugli scranni di Sala d’Ercole.


Nelle bacheche di Sala degli Armigeri, in atto Sala di consultazione della Biblioteca dell’Ars, sono stati raccolti i disegni di legge e le schede dell’attività d’Aula delle parlamentari regionali nonché alcune fotografie e articoli di giornale relativi alle parlamentari regionali ed un video con le immagini delle donne elette a Sala d’Ercole, che, pur se in numero non molto elevato, specie in raffronto con la rappresentanza maschile, hanno costituito una variegata testimonianza dell’universo femminile provenendo dalle diverse forze politiche e da esperienze ed interessi a volte assai distanti tra loro.


“Non solo un omaggio doveroso a quante provenendo da varie stagioni e esperienze politiche, oltre che da vari territori, hanno occupato gli scranni di Sala d'Ercole contribuendo a scrivere la storia istituzionale di questa nostra Sicilia, - ha affermato Marika Cirone Di Marco - ma anche il tentativo di sottrarle a un'opera di "smemorizzazione"che ha colpito l'impegno femminile, anche quando esso si e' rivelato essenziale a scrivere intere pagine della storia”.


Questi i dati forniti dalla promotrice: 40 sono le deputate dalla I alla XVI legislatura, 25 fino al 2012; 40 a fronte di 784 deputati. Tra le parlamentari, fatta eccezione per la legislatura attuale, solo una , la Dc Tocco Verducci e' stata assessora regionale sin dal 1947 e una Pci ,Grasso Nicolosi, vicepresidente dell'Ars dal 1967 al 1971. Tre legislature hanno completato le on. Laudani e Vicari, due 7 deputate , una 31 deputate. Le legislature V ( 1963/ 1967) e VII (1971/1976) non hanno avuto alcuna parlamentare, nell'VIII ne sono state presenti 5, tutte del PCI. 24 su 40 in possesso di laurea, cinque hanno raccolto l'impegno familiare (Vittone Li Causi, Colaianni, Bartoli Costa, Zacco La Torre, Borsellino), una, la Finocchiaro, si e' dimessa dopo qualche giorno dal suo insediamento per continuare il suo impegno alla Camera dei Deputati. Ines Giganti Curella e Paola Tocco Verducci, entrambe elette nel 1947, ricoprirono a lungo incarichi di sottogoverno, la prima fu la prima donna presidente di un Istituto di credito, la seconda fu commissaria prefettizia dell'Ospedale Psichiatrico di Palermo fino al 1973.Fino al 2012 tre province, Enna, Siracusa, Ragusa non erano mai state rappresentate da donne al Parlamento siciliano.

La produzione legislativa delle parlamentari siciliane ha spaziato in vari ambiti, trovando particolari, ma non esclusivi accenti nella legislazione sociale, scolastica , sanitaria in favore dei soggetti deboli ,infanzia, anziani, lavoratori, donne.

Significativo l'apporto in materia di legislazione a tutela della legalità e contro la mafia , come le iniziative in favore delle istituzioni della parità.

Tra tutte, mi piace ricordare per l'attualità del tema posto, Anna Grasso Nicolosi e Gina Mare Poni, di cui sono rimaste tracce di discorsi pronunciati a favore dell'Autonomia Siciliana , vista come elemento centrale per aiutare la Sicilia a uscire dalla sua atavica arretratezza: una lezione che e' meglio ricordare ai nuovi ascari in cerca di facili consensi.