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Sicilië, pittura fiamminga

28 marzo – 31 luglio 2018, 
Sale Duca di Montalto – Palazzo Reale

Mostra

Sicilie_pittura_fiamminga

La Sicilia e le Fiandre hanno antichi legami culturali che furono fondamentali per sviluppare forti relazioni con le città marinare fiamminghe, determinando la migrazione di maestranze che dalle Fiandre e dall’Olanda si insediarono in Sicilia.

La mostra “Sicilië, pittura fiamminga” intende omaggiare questo trait d’union culturale tra Mediterraneo e Mare del Nord, mettendo insieme per la prima volta tele fiamminghe presenti in collezioni pubbliche e private siciliane.
Artisti fiamminghi ed olandesi contribuirono dunque in modo significativo alla civiltà siciliana, inserendosi pienamente nella vita pubblica e nel vissuto della Sicilia, nel periodo tra il XV e il XVII secolo.


La scelta di far conoscere questi maestri attraverso percorsi tematici è particolarmente azzeccata. Il preziosissimo “Trittico Malvagna” di Jan Gossaert, la “Deposizione” di Jan Provoost , la Madonna con Bambino di Anton van Dyck, la Santa Caterina d’Alessandria custodita a Palermo (opera di scuola fiamminga, esposta per la prima volta assoluta) ed altri capolavori ancora, disegnano un filo rosso che ci rimanda a quei capolavori di Pieter Paul Rubens che si ispirarono al Caravaggio, anch’egli legato alla nostra Isola.


Un tributo dunque alla storia, ad un tempo mediterranea e nordica, della nostra isola, offerto congiuntamente, in occasione dell’anno che vede Palermo come Capitale della Cultura, dalla Fondazione Federico II, dal Parlamento siciliano, dall’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana e dell’Ambasciata del Regno del Belgio in Italia. Il complesso monumentale del Palazzo Reale di Palermo, sede dell’Assemblea regionale siciliana e sito Unesco, ancora una volta offre una testimonianza del valore di quella civiltà multisfaccettata e policentrica di cui la nostra isola è stata mirabile ed originalissima incubatrice. 


Gianfranco Miccichè


Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana
 e della Fondazione Federico II