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Gianfranco Miccichè

Gianfranco Miccichè

On. Gianfranco Miccichè

Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana XVII Legislatura

Discorso di insediamento del Presidente

Onorevole Presidente della Regione, onorevoli colleghi,
non posso nascondere l’emozione che provo nel salire su questo scranno per la seconda volta nella mia vita. È già difficile farlo una volta, due volte è veramente emozionante. Lo considero davvero un privilegio enorme e Vi ringrazio tutti per avermi consentito di raggiungere questo traguardo per me molto importante.

Non ho mai amato l’ipocrisia: ringrazio di più quelli che mi hanno votato ma non posso certamente dimenticare quelli che non mi hanno votato, che per me rappresentano la parte più importante di quest’Aula. Normalmente, infatti, la maggioranza si garantisce da sé, mentre sono le minoranze ad avere bisogno di un Presidente che sia garante dei loro diritti e delle loro prerogative e tale spero di poter essere per tutte le opposizioni che ci saranno in quest’Aula. Sarà mio compito favorire quanto più possibile il percorso di realizzazione del programma che i siciliani hanno votato insieme al Presidente, Nello Musumeci. Farò di tutto perché questo possa realizzarsi e tradursi in quello sviluppo che da troppi anni i siciliani aspettano.

Il compito del Governo sarà veramente arduo, oserei dire titanico, date le condizioni in cui versa oggi la nostra Terra, ma sono sicuro che il Presidente Musumeci saprà affrontarlo con le capacità che ha già dimostrato in passato.

Dobbiamo avere l’intelligenza e la sensibilità di capire che non si può più sbagliare. Se non riusciremo a trovare una soluzione ai problemi della nostra Terra non ci sarà più speranza e nessuno di noi, nessuno escluso, potrà nascondersi dicendo “io non c’entro, io non c’ero, io sono diverso da quelli che hanno governato”. Siamo stati mandati tutti qui dai siciliani, i quali si aspettano qualcosa di diverso dalla politica; politica che, ultimamente, è stata fin troppo maltrattata. Abbiamo l’obbligo di ridare vigore e prestigio alla nostra Assemblea e alla politica tutta. Dobbiamo farlo attraverso l’efficienza e la trasparenza delle nostre Istituzioni, conquistando il rispetto dei siciliani e meritando la fiducia che hanno accordato ai settanta deputati. Dobbiamo fermare il degrado della nostra funzione, contrastando il sentimento di disprezzo che è ormai diffuso e che qualcuno pensa forse di cavalcare, minando ulteriormente il prestigio delle nostre Istituzioni; ma la politica vera, la politica buona, è una straordinaria responsabilità che merita di essere nuovamente apprezzata dalla comunità.

Onorevoli colleghi, vi devo dire con molta sincerità che non avevo preparato questo mio intervento, avevo solo degli appunti, perché ero un po’ scaramantico.

Non inseguirò la demagogia: dovremo continuare ad eliminare gli sprechi e risparmiare quanto più possibile, ma cercherò di non farlo ai danni del funzionamento di questa Assemblea. Non considero positivo risparmiare “100” se questo porta ad un danno di “200”. Non credo che una buona amministrazione, come un’impresa, possa funzionare se chi ci lavora non è contento, se chi ci lavora non è soddisfatto a causa di uno stipendio troppo basso. Io sono favorevole al taglio degli stipendi troppo alti, ma credo che il mondo abbia da tempo decretato l’insuccesso del marxismo e il successo del capitalismo: stipendi tutti uguali non se ne possono avere, chi merita di più deve guadagnare di più.

È mia intenzione essere garante dei diritti della maggioranza e dell’opposizione ma anche garante della trasparenza. Non ci sarà un solo atto nella Presidenza di questa Assemblea che non sarà un atto condiviso, trasparente, discusso con tutti voi. Spero nell’aiuto dell’intero Parlamento per far ciò; un Parlamento che presenta segnali di grande novità, infatti per la prima volta i deputati sono settanta e inoltre ci sono tanti giovani.

Presidente, confido moltissimo in Lei e nel Suo Governo. Un Governo giovane, fatto di ragazzi e assessori quasi tutti alla prima esperienza.

Presidente Musumeci, questa Assemblea Le chiede di salvare la Sicilia. Questa Assemblea sarà a Sua completa disposizione, Le darà tutto l’aiuto possibile per tirarci fuori dalla palude in cui siamo. Lo dobbiamo a chi ci ha votato e a chi no, ai nostri figli, alle generazioni che verranno dopo di noi. Questa, Presidente Musumeci, deve diventare la Terra più bella che c’è. E il nome del suo movimento ne è il massimo augurio. Questa Terra tornerà al suo splendore se sarà governata bene, se sarà governata onestamente, se sarà governata con trasparenza, coraggio, intelligenza e capacità.

Io sono sicuro che possiamo farcela, sono sicuro che tutti i Parlamentari oggi qui presenti avranno a cuore il bene e il futuro della nostra Terra.

A voi tutti e al Governo auguro buon lavoro.

Curriculum Vitae

Nato a Palermo il 1 aprile 1954, è dirigente d'azienda per undici anni presso l'IRFIS - Istituto Regionale per il Finanziamento delle Industrie in Sicilia. Dirigente di Publitalia '80 dal 1984, è direttore della sede di Palermo e in seguito della sede di Brescia. Dal 1989 passa alla sede di Milano.

Nel 1993 è promotore della nascita di Forza Italia in Sicilia e nel 1994 è chiamato dal Presidente Silvio Berlusconi a ricoprire il ruolo di Coordinatore Regionale. Nel 2004 gli viene conferito l'incarico di Vice coordinatore Nazionale.

Deputato nella XII, XIII , XIV, XV e XVI legislatura, ricopre l’incarico di Sottosegretario di Stato al Ministero dei Trasporti e della Navigazione nel 1994.

Nel 1995 è componente della 9^ Commissione permanente - Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati.

Nel 1996 è componente della Commissione Parlamentare d'Inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali similari.

Nel 1998 è componente della V Commissione permanente - Bilancio della Camera dei Deputati.

Nel 2001 è componente della XIV Commissione permanente - Politiche dell’Unione Europea.

Nel 2001 è Viceministro dell'Economia e delle Finanze con delega allo Sviluppo Economico del Mezzogiorno, alle attività delle Società a partecipazione pubblica che operano a sostegno dello sviluppo economico del Mezzogiorno ed ai rapporti con l'Unione Europea e con le Regioni, per le materie relative.

Nel 2005 è Ministro per lo Sviluppo e la Coesione territoriale.

Dal giugno del 2006 al gennaio 2008 è Presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana.

Dal maggio 2008 al novembre 2011 è Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al CIPE.

Da maggio a novembre del 2013 è Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega al Dipartimento della Funzione Pubblica.

Il 16 dicembre 2017 è eletto, per la seconda volta, Presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana.